PALAZZO DEL PODESTA'
MUSEO VIRGILIO
Piazza Broletto, Mantova
Palazzo del Podesta', chiamato anche Palazzo Broletto, l’imponente edificio a struttura medioevale fu in parte ricostruito, come ricorda un’iscrizione, intorno al 1227 su commissione del bresciano Laudarengo Martinengo nominato Podestà di Mantova. Unitamente alla torre civica il palazzo era destinato ad ospitare le più importanti attività pubbliche cittadine.
La torre affacciata su via Giustiziati – costruita anch’essa nei primi decenni del Duecento – fungeva da carcere ed era munita di una grande campana per chiamare a raccolta i cittadini. Alla base della torre si trova il cosiddetto “Portico dei Lattonai”, che conduce al cortile interno. Il complesso subì diversi rifacimenti e modifiche architettoniche anche a causa dei numerosi incendi accaduti nel corso dei secoli. Intorno al 1462, per volere di Ludovico II Gonzaga, la piazza e i Palazzi Comunali furono ripensati con la consulenza di Leon Battista Alberti e con la direzione di “magistri” toscani: Luca da Settignano (meglio conosciuto come Luca Fancelli) e Giovanni Antonio d’Arezzo. Nell’occasione furono aggiunti i portici, la merlatura e la torre in angolo con Piazza Erbe.
La merlatura cieca, elemento ricorrente della decorazione fancelliana, fu posta a coronamento del Palazzo del Podestà conferendo così unità ai diversi corpi di fabbrica che costituiscono i Palazzi Comunali.
Caratterizza fortemente l’edificio la presenza, sul lato volto verso Piazza Broletto, di una edicola che racchiude l’altorilievo di Virgilio in cattedra. Il poeta indossa la berretta dottorale e poggia le braccia su un leggio che reca incisa l’iscrizione:
VIRGILIUS MANTUANUS POETARUM
CLARISSIMUS.
Sulla base, dove poggiano i piedi, è riportato l’epitaffio
posto sulla tomba del poeta a Napoli:
MANTVA ME GENVIT: CALABRI RAPVERE:
TENET NVNC PARTINOPE: CECINI PASCVA
RVRA DVCES.
“Mantova mi generò, la Calabria mi rapì, mi tiene ora
Napoli; cantai i pascoli, le campagne, i comandanti”
Sotto il monumento, una lapide reca la seguente epigrafe:
MILLENIS LAPSIS ANNIS DOMINIQVE DVCENTIS
BISQVE DECEM IVNCTIS SEPTEMQVE
SEQVENTIBVS ILLOS VIR CONSTANS
ANIMO FORTIS SAPIENSQVE BENIGNVS
LAVDARENGVS HONESTIS MORIBVS VNDIQVE
PLENVS HANC FIERI LEGITOR FECIT QVAM
CONSPICIS AEDEM TVNC ADERANT SECVM
CIVILI IVRE PERITI BRIXIA QVEM GENVIT
BONACVRSIVS ALTER EORVM IACOBVS ALTER
ERAT BONONIA QVEM TVLIT ALTA
“Trascorsi milleduecento anni del Signore e aggiunti
due volte dieci e più altri sette, il leale, forte d’animo,
saggio e buon Laudarengo in tutto pieno di onesti
costumi fece fare, o lettore, il palazzo che vedi. Allora
erano con lui i periti di diritto civile Bonaccorsio, nato a
Brescia, e Iacopo, generato dall’alta Bologna”.
Secondo la maggioranza degli studiosi la scultura del poeta, in marmo bianco, fu collocata sulla facciata del
Palazzo edificata intorno al 1227 come ornamento concepito quale parte integrante dell’edificio stesso, realizzato per essere il cuore amministrativo della città in epoca comunale.
L’altorilievo, correntemente chiamato dai mantovani “la vecchia” per l’espressione bonaria, l’abbigliamento e la berretta da vecchia signora, va inteso come pubblica attestazione, da parte del popolo mantovano della scelta di fare del poeta il vero nume tutelare della città come testimoniato anche dall’impegno emblematico dell’immagine di Virgilio nelle monete coniate dal Comune, nel gonfalone comunale e nel bollo impresso sui registri delle magistrature, tutti spazi normalmente occupati in altre città dalla figura del santo patrono.
Il Museo Virgilio è composto da otto sale che permettono di accedere agli ambienti recentemente recuperati di Palazzo del Podestà, Arengario e Masseria nel cuore pulsante della città. Tre sono le sezioni principali dedicate alle opere di Virgilio – Bucoliche, Georgiche ed Eneide – dove le installazioni multimediali e multisensoriali portano gli spettatori direttamente all’interno delle opere, evocandone i temi e le sensazioni plasmate dai versi di Virgilio. A corredo delle installazioni, sono esposti anche i più importanti reperti provenienti dalle Collezioni Civiche del Comune di Mantova riconducibili al Sommo Poeta e al Palazzo del Podestà.
FORTE DI PIETOLE
PARCO MUSEO VIRGILIO
Strada del Corriere, Borgo Virgilio
Il Parco Museo Virgilio nel Forte di Pietole è un sito storico-culturale-naturalistico del Comune di Borgo Virgilio che propone un’offerta museale che ripercorre parallelamente le vicende legate al Mons Virgilii, ovvero il luogo di nascita del poeta Virgilio e richiamate nelle sue Bucoliche, Georgiche ed Eneide e la storia del Forte di Pietole, voluto da Napoleone, che fece spianare l’antico abitato virgiliano per costruire il forte sull’antico Mons Virgilii presso Pietole, dove la tradizione colloca la casa natale del poeta Virgilio.
Il percorso narrativo ed espositivo museale all’interno delle poterne storiche è sviluppato attraverso l’utilizzo
di differenti linguaggi, fra cui quello delle video installazioni che diventano protagoniste di una nuova narrazione.
Sulle pareti di ciascun ambiente sono proiettate suggestive immagini immersive animate, accompagnate da effetti sonori e racconti, attraverso sistemi tecnologici di ultima generazione che ripercorrono le vicende storiche. Sono presenti inoltre sezione fisiche di manufatti del forte, reperti archeologici, una collezione numismatica romana e riproduzioni in 3d.
Nel Parco Museo Virgilio l’offerta culturale ripercorre una storia millenaria che viene raccontata partendo dall’insediamento di popolazioni del bronzo medio recente, passando per gli Etruschi, fino a Napoleone, con il sistema acqua/città che caratterizza da sempre Mantova. I suggestivi percorsi di visita sono collocati in un grande bosco spontaneo; negli anni infatti la natura è cresciuta rigogliosa all’interno e all’esterno del forte, circondando il manufatto militare accarezzato dalle acque del Mincio e confinante con il sito di interesse comunitario Vallazza; il forte e la sua riserva naturale sono inseriti all’interno del Parco del Mincio.
Il Parco Museo Virgilio è raggiungibile da sentieri pedonali, ciclovie e attracchi della navigazione fluviale, le indicazioni e la segnaletica orientano l’esplorazione per scoprire flora, fauna, insetti: tra i protagonisti della vita segreta del bosco, le api che lavorano instancabili per la vita del bosco. Cercare gli alberi e gli arbusti citati e descritti da Virgilio nelle sue opere aiuta a riscoprire l’attualità del poeta per vivere in sintonia con la natura e godere dei suoi frutti, rispettandola. Il Parco Museo Virgilio, così come le aree bucoliche circostanti fanno parte della rete internazionale de I Parchi Letterari, grazie alla presenza del Parco Letterario Virgilio.
ITINERARIO IN BICICLETTA O A PIEDI
Da piazza Virgiliana (Mantova) al Forte di Pietole (Borgo Virgilio): 8 km
Partenza dal monumento a Virgilio in piazza Virgiliana, proseguire fino al varco delle mura, scendere in riva al Lago di Mezzo tramite il passaggio pedonale e girare a destra costeggiando il Mincio. Il percorso passa sotto al ponte di San Giorgio e prosegue lungo il Lago Inferiore fino a Porto Catena. Salire a destra sul ponte e svoltare a sinistra sulla riva opposta del Rio. Mantenersi sull’argine fino a via Argine Maestro e proseguire dritti fino alla svolta a destra in viale Ariosto. Attraversare il giardino Bed and Powell fino al sottopasso ferroviario che conduce a Bosco Virgiliano.
Da qui due opzioni: la prima, quasi interamente su percorsi ciclabili, percorre il Bosco fino in fondo, dove a destra si attraversa la SS62 e poco più avanti a sinistra via Visi; continuare lungo la ciclopedonale fino al successivo sottopasso della SS62. Avanzare dritti fino a Borgo Virgilio e svoltare a sinistra in strada del Corriere (circa 200 metri su strada carrabile) fino al ponte sul canale Paiolo dove si svolta a sinistra per una strada ghiaiata che porta all’ingresso del Forte di Pietole.
La seconda opzione percorre strada Bosco Virgiliano fino all’ingresso; svoltare a sinistra e proseguire lungo viale Learco Guerra (strada senza ciclabile) fino ad arrivare alla strada sterrata sulla riva destra del Mincio che collega direttamente al Forte di Pietole.
Visitato il Forte di Pietole è possibile proseguire lungo l’argine del Mincio, all’interno della Riserva Naturale Vallazza fino ad arrivare ad Andes – Pietole Vecchia, al Po e infine al Mare Adriatico.
ITINERARIO FLUVIALE
Dal Lago di Mezzo (Mantova) al Forte di Pietole (Borgo Virgilio)
Partenza dal pontile sul Lago di Mezzo, di fronte al Castello di San Giorgio. La navigazione in motonave risale il corso del lago fino a scorgere la statua di Virgilio in piazza Virgiliana. Ammirando lo skyline con la reggia gonzaghesca in primo piano si discende seguendo il corso dell’acqua fino ad entrare all’interno della Riserva Naturale Vallazza e sbarcare, dopo poco più di un’ora di navigazione nei pressi del sentiero che dopo poche centinaia di metri porta all’ingresso del Forte di Pietole.
La Riserva Vallazza è zona umida protetta che comprende le terre che la tradizione voleva abitate da Virgilio e che furono per lui di ispirazione per alcune delle sue opere poetiche più famose, quali le Bucoliche e le Georgiche. Proprio in questi celebri componimenti egli, infatti, evoca con grande trasporto la natura idealizzata, poetica ed arcadica della sua giovinezza trascorsa sulle sponde del Mincio.
La Riserva, compresa nel Parco Regionale del Mincio, è caratterizzata da un ampio spettro lacustre ricco di vegetazione galleggiante dall’alto valore naturalistico, nonché da zone palustri, saliceti spontanei e siepi, habitat naturale per numerose specie animali: aironi, martin pescatore, garzette, cormorani e specie varie di rettili e di pesci.