Ogni pagina è divisa in sezioni e ogni sezione è descritta da un titolo (navigazione tramite headings).
Ogni sezione è associata ad un ruolo (navigazione tramite landmarks).
In testa ad ogni pagina si trovano i collegamenti veloci (navigazione tramite link interni). Ad ogni link interno è associata una accesskey (combinazione di tasti).
Tra scatoloni di ogni dimensione disseminati sul palco e un immancabile busto di Fred Bongusto, Herbert ci apre la mente su temi come il Molise (che esiste davvero!), i tatuaggi di coppia, i traslochi, i riflettori (o erano le riflessioni?), gli architetti satanici, i medici e gli psicologi allucina(n)ti, gli amici pelosetti (animali, chiaro!), i documentaristi mancati e Robocop in analisi. Tutte le assurdità che fanno parte dell’ordinario e del quotidiano: dinamiche di vita comune così nonsense da diventare terribilmente divertenti. A pagamento su prenotazione A cura di Vera Produzione in collaborazione con Mister Wolf