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bibiena1All’inizio del XVIII secolo, a conclusione della guerra di successione spagnola, il duca Ferdinando Carlo Gonzaga Nevers fu costretto ad abbandonare Mantova e il possesso del ducato gonzaghesco fu dichiarato ereditario della Casa d’Austria.

L’annessione all’Impero si rivelò determinante per il destino della città e del suo territorio. L’insediamento del governo asburgico coincise, infatti, per Mantova, con l’inizio di un periodo di ripresa e di rinnovamento (dopo la decadenza che aveva caratterizzato l’ultimo secolo della signoria gonzaghesca) e con l’attribuzione di un nuovo e fondamentale ruolo nell’ambito del sistema dei territori imperiali. La città, che per quasi quattro secoli aveva mantenuto il ruolo di capitale di un piccolo stato, si trasformò, di fatto, in capoluogo di una provincia periferica e per la sua collocazione nell’ambito dei territori imperiali, per la sua posizione naturalmente fortificata, congiunta alle opere difensive di tradizione rinascimentale, nonché per il suo ruolo di postazione avanzata nell’accerchiamento della Repubblica di Venezia, assunse un ruolo strategico-militare di assoluta importanza che determinò la sua conseguente e progressiva conversione in città fortezza.

Qui in allegato puoi scaricare l'itinerario completo del percorso proposto
pdf Mantova nel settecento (versione 2018) (1.23 MB)