Il Comune di Mantova, con il patrocinio della Comunità Ebraica di Mantova e dell’associazione di cultura ebraica “Man Tovà. La città della manna buona”, ha promosso e allestito presso la Biblioteca Comunale Teresiana la mostra dal titolo “La forma del tempo. Il Talmùd come architettura” a cura della fotografa e artista Giulia Flavia Baczynski.
La mostra è stata inaugurata giovedì 21 novembre, presso le Sale Monumentali della Teresiana, dall’assessore alle Biblioteche e Archivi del Comune di Mantova Alessandra Riccadonna, dal presidente della Comunità ebraica di Mantova Aldo Norsa, dalla direttrice della Biblioteca Comunale Teresiana Francesca Ferrari, dal presidente dell'associazione di cultura ebraica “Man Tovà - La città della manna buona” Stefano Patuzzi e dalla stessa Giulia Flavia Baczynskie. L’esposizione sarà visitabile fino al 1° febbraio 2025 negli orari di apertura della biblioteca di via Ardigò 13: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 18 e sabato dalle 9 alle 13 (chiusa domenica e lunedì).
L’assessore Riccadonna ha illustrato le finalità di questo progetto artistico: “In questi anni la Biblioteca Teresiana ha sperimentato nuove modalità di valorizzazione del Patrimonio, anche attraverso l’utilizzo di codici espressivi diversificati. Un progetto tradizionale di valorizzazione, ovvero la catalogazione del fondo a stampa della Biblioteca della Comunità ebraica mantovana, ha generato un percorso d’indagine artistica delle forme tipografiche con cui è stato trasmesso uno dei testi fondativi della cultura ebraica. L’opera di Giulia Flavia Baczynski – ha sottolineato l’assessore Riccadonna – ricerca nell’architettura che accoglie il testo sacro un paradigma simbolico-iconologico che renda significante la forma tipografica del Talmùd, stimolando nuove riflessioni sull’impatto della tecnologia della stampa sulla trasmissione dei testi sacri della cultura ebraica”.
La mostra si compone di opere eterogenee che comprendono libri d’artista, fotografie incise, disegni e modelli architettonici. Oltre alle singole opere, l’esposizione evidenzia la modalità rizomatica in cui la ricerca si è sviluppata proponendo più piani di lettura che sviluppano il tema iniziale e lo aprono in più direzioni costituendo un approfondimento delle questioni visibili e sottese al Talmud.
La presenza in mostra di una selezione di volumi antichi a stampa, di proprietà della Comunità Ebraica di Mantova e conservati in deposito in Biblioteca, evidenzia l’attenzione che i primi tipografi ebrei ponevano nella progettazione grafica dei libri instaurando un dialogo tra volumi antichi e pratiche artistico-visive contemporanee.
Il titolo “La forma del tempo. Il Talmùd come architettura” prende le mosse dall’impaginazione del Talmùd, il secondo testo sacro della cultura ebraica, un capolavoro di arte tipografica. “Questa forma richiama, attraverso innumerevoli variazioni tipologiche – spiegano gli organizzatori –, la suddivisione e l’organizzazione di uno tra i più antichi e sacri spazi dell’umanità, il Tempio. Riprendendo la suddivisione architettonica in tre spazi del Secondo Tempio di Gerusalemme e, prima ancora, del Tempio di Salomone e del Tempio nomade (il tabernacolo nel deserto), il Talmùd organizza il discorso umano sulla legge divina in stanze-parole fondendo spazio fisico e spazio simbolico in un’unica entità mobile, il libro”.
Giulia Flavia Baczynski è fotografa di architettura e artista visiva, vive e lavora a Mantova. Laureata in Architettura, per molti anni lavora al Politecnico di Milano come modellista. La sua pratica artistica si concentra sulla rappresentazione dello spazio e il suo significato ibridando fotografia, disegno e modello. Ha esposto i suoi lavori in mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero e ha all’attivo numerose pubblicazioni.
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