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Il Teatro Sociale di Mantova, simbolo e cuore pulsante della città, riapre le proprie porte per accogliere un pubblico trasversale e composito che, grazie al palinsesto eclettico della nuova stagione Mantova Teatro, potrà vivere le grandi emozioni che solo il teatro può regalare.


Dopo il grande successo di pubblico e critica della scorsa stagione, Comune di Mantova e Fondazione Umberto Artioli Mantova Capitale Europea dello Spettacolo annunciano la nuova stagione di prosa Mantova Teatro 2024-2025.
Il calendario è composto da sette spettacoli, tra grandi classici e opere contemporanee, con nomi di primissimo piano del panorama teatrale italiano come Alessandro Preziosi, Nando Paone, Sonia Bergamasco, Ambra Angiolini, Paolo Calabrese, Valeria Solarino, Emilio Solfrizzi, Carlotta Natoli, Sergio Rubini, Daniele Russo, Maria Paiato.


La stagione si aprirà mercoledì 23 ottobre con la versione contemporanea di uno dei più grandi classici di William Shakespeare: “Aspettando Re Lear” diretto e interpretato da Alessandro Preziosi affiancato da Nando Paone. L’opera si concentrerà sulle vicende dei personaggi positivi della trama approfondendo con grande attualità il rapporto tra padri e figli scandagliato mirabilmente dalla poesia del Bardo. La regia con immersiva visionarietà si avvarrà dell’innovativa presenza nello spazio scenico delle opere del maestro Michelangelo Pistoletto, materiali artistici che rappresentano tutto il percorso del maestro biellese e che si animeranno magicamente della presenza degli attori definendo la scacchiera onirica e concettuale della messa in scena.


Martedì 26 novembre sarà la volta di “La locandiera” di Carlo Goldoni. Un grande classico che racconta le vicende di Mirandolina divisa tra la gestione della Locanda ereditata dal padre e l’ordine di sposarsi con Fabrizio, il primo servitore di quest’ultima. “Una grande operazione civile e culturale…un manifesto teatrale che dà iniziò al teatro contemporaneo», secondo il regista Antonio Latella, con Sonia Bergamasco nel ruolo della protagonista, affiancata da un prestigioso cast di attori tra cui anche il mantovano Giovanni Franzoni, per un omaggio a Goldoni e a un testo che riscrive la storia e per questo ci riguarda tutti.


Martedì 17 dicembre, il terzo appuntamento della stagione sarà dedicato a un romanzo che prende spunto da una storia vera: Oliva Denaro. La storia è quella di Franca Viola, ragazza siciliana che a metà degli anni Sessanta fu la prima, dopo aver subito violenza, a rifiutare il cosiddetto “matrimonio riparatore”. Una storia di crescita ed emancipazione che vede sul palco Ambra Angiolini a scandagliare le contraddizioni dell’amore (tra padri, madri e figlie) e a interpretare una storia di ieri e di oggi, che parla di libertà, civiltà e riscatto.


Il nuovo anno sarà inaugurato il 23 gennaio da “Perfetti sconosciuti”, adattamento teatrale della celebre pellicola diretta da Paolo Genovese che firma anche la regia teatrale, portando in scena una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento, che vedrà quattro coppie di amici a confrontarsi tra loro e scoprire di essere “perfetti sconosciuti”.


Martedì 11 febbraio Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli saranno i protagonisti de “L’anatra all’arancia” classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi su una scacchiera piena di trabocchetti, rivelando di sé le emozioni, i timori, l’amore. Ad affiancare i protagonisti in questa commedia sagace e travolgente ci sarà un grande cast di attori, diretti da Claudio Greg Gregori.


Venerdì 28 febbraio, Sergio Rubini e Daniele Russo saranno i protagonisti de “Il caso Jeckyll”, adattamento del celebre racconto di Robert Louis Stevenson a cura di Carla Cavallucci e Sergio Rubini. La drammaturgia si spoglia delle soluzioni allegoriche e dischiude una drammaturgia freudiana che studia il doppio che alberga nell’essere umano, nelle sue luci e nelle sue ombre.


La stagione di prosa si chiuderà lunedì 10 marzo con titolo imperdibile: “Boston Marriage”. L’opera, ambientata negli Stati Uniti di fine Ottocento, racconta l’incontro tra due amiche affettate le quali, un tempo, furono una coppia molto affiatata. L’espressione “Boston Marriage” era infatti in uso per alludere alla convivenza, anche omosessuale, tra due donne indipendenti dagli uomini. Ad impersonare le protagoniste sul palco saranno la grande Maria Paiato, affiancata da Mariangela Granelli e Ludovica D’Auria.


La stagione è stata illustrata venerdì 28 giugno presso il Foyer del Teatro Sociale di Mantova dall’assessora alle Biblioteche civiche del Comune di Mantova Alessandra Riccadonna, dalla presidente della Fondazione Artioli Federica Restani, dal direttore artistico della stagione di prosa Raffaele Latagliata e da Federico Ferrari coordinatore delle attività della Fondazione Artioli.


“Dopo il grande successo della scorsa stagione – ha fatto sapere il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, intervenuto con un commento -, il Teatro Sociale si riconferma un luogo simbolo della cultura e della storia della nostra città. Frutto della collaborazione tra Comune di Mantova e Fondazione Artioli Mantova Capitale Europea dello Spettacolo, a partire dal 23 ottobre un cartellone poliedrico ed appassionante porterà sul palco nomi di grande prestigio del panorama teatrale, valorizzando la vocazione del Sociale per gli spettacoli dal vivo. Tanti e di alto valore artistico gli eventi che andranno in scena in questa nuova e imperdibile stagione di prosa che saprà ancora una volta conquistare il cuore di un pubblico sempre più affezionato, appassionato e ampio. Venite dunque a vivere con noi la magia del teatro, un’occasione per vivere un’esperienza straordinaria e unica e al tempo stesso per sostenere un progetto che celebra e promuove la nostra identità culturale”.


“Il Comune di Mantova – ha aggiunto Riccadonna – sostiene fermamente la stagione ed apprezza in particolare il coinvolgimento dei giovani. Il teatro è un’arte da valorizzare perché stimola la creatività e la riflessione, arriva direttamente al cuore dello spettatore e stimola la partecipazione. E’ bello riportare il pubblico nei teatri dopo l’esperienza del Covid che ci ha chiuso in casa per tanto tempo”.

“La nuova stagione di prosa ha proseguito Restani - è ormai un appuntamento atteso con curiosità e interesse dalla nostra città, che ben chiarisce come la partecipazione all’esperienza culturale sia divenuta una profonda e reale esigenza della nostra comunità. Il luogo fisico si è trasformato da contenitore ad incubatore di esperienze, di idee, di vissuti comuni. Fondazione Artioli, estrinsecando la propria missione di diffondere il valore dell’arte teatrale, dai Gonzaga ad oggi, esercita un ruolo cardine nella creazione di un palinsesto di eventi che per tematica, concezione e realizzazione offre al pubblico un alto livello artistico. Viene espressa così in quest’ultima stagione su tutte una limpida visione di politica culturale, che intende diffondere il sentimento di consapevolezza di ogni singolo elemento della comunità dell’essere agente imprescindibile del cambiamento attraverso la conoscenza della tradizione e la sua reinterpretazione in chiave contemporanea. Una prosa importante per tematiche e nomi quella di quest’anno che sarà in grado di aprire visioni e suggerire prospettive per il futuro, ad accrescere il successo della precedente stagione”.

“In questo cammino che porta Fondazione Artioli a celebrare 25 anni di attività – ha detto Ferrari – sono definiti alcuni assetti imprescindibili per la nostra comunità: la consapevolezza di costruire una proposta di cartellone aperta ad un pubblico eterogeneo e multigenerazionale, la sensibilizzazione del pubblico attraverso una politica culturale che avvicina tutta la comunità a frequentare il teatro massimo della città, la capacità di saper coinvolgere soggetti culturali in grado di costruire una rete solida e radicata. Queste caratteristiche ci spingono a migliorare la nostra visione generale e ci aiutano ad affrontare nuove sfide. La stagione 2024/2025, oltre alla stagione di Prosa, accoglie il ritorno della grande Opera Lirica. In cartellone tra gli eventi speciali ospiteremo Madama Butterfly di Giacomo Puccini con un cast di altissimo livello. Un attesissimo ritorno della lirica nel Teatro Massimo della Città di Mantova è una conquista che ci rende orgogliosi di dire che la strada intrapresa è quella giusta”.

Un cartellone trasversale e poliedrico – ha concluso Latagliata - che spazia tra autori classici e contemporanei e propone titoli eterogenei all'insegna della contaminazione e del confronto tra identità artistiche differenti in modo da aprire uno sguardo il più ampio possibile sulla società in cui viviamo e offrire spunti di riflessione su temi di grande attualità. L'obiettivo è quello di avvicinare sempre di più il pubblico ad un teatro che sia luogo in cui si genera bellezza capace di trasformare l’ordinario in straordinario, in cui si svelano mondi meravigliosi e si suscitano stupore e curiosità, ma soprattutto un luogo in cui si riesce ancora a toccare il cuore delle persone emozionandole profondamente come solo lo spettacolo dal vivo è in grado di fare”

Il programma

23 ottobre 2024, ore 21:00
ASPETTANDO RE LEAR
di Tommaso Mattei
Da William Shakespeare
con ALESSANDRO PREZIOSI, NANDO PAONE
e con Arianna Primavera, Roberto Manzi, Valerio Ameli
regia Alessandro Preziosi
opere in scena Michelangelo Pistoletto
costumi Città dell’arte / Fashion B.E.S.T.
musiche Giacomo Vezzani
supervisione artistica Alessandro Maggi
una coproduzione Pato / Teatro Stabile del Veneto / Teatro della Toscana

Aspettando Re Lear è un adattamento da Shakespeare con un evidente richiamo a Aspettando Godot di Samuel Beckett, uno spettacolo sul difficile rapporto tra padri e figli, sulla relazione tra Uomo e Natura e sulla perdita e il ritrovamento dei valori. Nello spettacolo si parla di follia, di potere che distrugge, di solitudine di caos dentro e fuori, “l’unico ordine possibile” per Michelangelo Pistoletto. E in scena ci sono le opere e i costumi del maestro, costumi iconici realizzati dal collettivo Fashion B.E.S.T. con materiali sostenibili, come anche delle musiche composte da Giacomo Vezzani sono ispirate ad opere dell’artista.
Re Lear è la metafora della condizione umana: caduta e creazione. Ama solo sé stesso, la mancanza d’amore l’ha portato alla follia e alla solitudine; vaga in una landa di nulla con cui il sovrano senza più corona dovrà fare i conti. È come se Re Lear prevedesse l’inevitabile nulla che ci attende come risultato del fatiscente ordine permanente, proprio come Aspettando Godot ci rivela quel che accade “dopo che il vecchio cade”. A pagare le conseguenze della “cecità” dei padri, dovranno essere i figli?

Biglietti disponibili su Ticketone e presso la Biglietteria del Teatro Sociale di Mantova (orari: martedì 10:00-13:00, giovedì 16:00-19:00, sabato 10:00-13:00)
Abbonamento per l’intera stagione di prosa disponibile a prezzo vantaggioso

 

26 Novembre 2024, ore 21:00
LA LOCANDIERA
di Carlo Goldoni
con SONIA BERGAMASCO,
Marta Cortellazzo Wiel, Ludovico Fededegni, Giovanni Franzoni, Francesco Manetti, Annibale Pavone, Gabriele Pestilli, Marta Pizzigallo
regia Antonio Latella
drammaturgia Linda Dalisi
scene Annelisa Zaccheria
costumi Graziella Pepe
musiche e suono Franco Visioli
luci Simone De Angelis
assistente alla regia Marco Corsucci
assistente alla regia volontario Giammarco Pignatiello
produzione Teatro Stabile dell’Umbria

Mirandolina seduta sul letto di morte del padre riceve in eredità la Locanda, ma anche l’ordine di sposarsi con Fabrizio, il primo servitore della Locanda. In questo credo che ci sia una inconsapevole identificazione del padre con il servo, come erede virtuale in quanto maschio. Più che un uomo per la figlia, il padre sceglie un uomo per la Locanda, un uomo pronto a tutto pur di proteggere la Locanda.
Credo che Goldoni con questo testo abbia fatto un gesto artistico potente ed estremo, un gesto di sconvolgente contemporaneità: innanzitutto siamo davanti al primo testo italiano con protagonista una donna, ma Goldoni va oltre, scardina ogni tipo di meccanismo, eleva una donna formalmente a servizio dei suoi clienti a donna capace di sconfiggere tutto l’universo maschile, soprattutto una donna che annienta con la sua abilità tutta l’aristocrazia. Di fatto Mirandolina riesce in un solo colpo a sbarazzarsi di un cavaliere, di un conte e di un marchese. Scegliendo alla fine il suo servitore come marito fa una scelta politica, mette a capo di tutto la servitù, nobilita i commercianti e gli artisti, facendo diventare la Locanda il luogo da dove tutta la storia teatrale del nostro paese si riscriverà, la storia che in qualche modo ci riguarda tutti. Antonio Latella

Biglietti disponibili su Ticketone e presso la Biglietteria del Teatro Sociale di Mantova (orari: martedì 10:00-13:00, giovedì 16:00-19:00, sabato 10:00-13:00)
Abbonamento per l’intera stagione di prosa disponibile a prezzo vantaggioso

 

17 Dicembre 2024, ore 21:00
OLIVA DENARO
dal romanzo di Viola Ardone
con AMBRA ANGIOLINI
regia Giorgio Gallione
drammaturgia Giorgio Gallione
in collaborazione con Ambra Angiolini
scene e costumi Guido Fiorato
disegno luci Marco Filibeck
musiche a cura di Paolo Silvestri
produzione Agidi - Goldenart Production

C’è una storia vera, e c’è un romanzo. La storia vera è quella di Franca Viola, la ragazza siciliana che a metà degli anni 60 fu la prima, dopo aver subito violenza, a rifiutare il cosiddetto “matrimonio riparatore”. Il romanzo prende spunto da quella vicenda, la evoca e la ricostruisce. All’inizio Oliva è una quindicenne che nell’Italia di quegli anni, dove la legge stabiliva che se l’autore del reato di violenza carnale avesse poi sposato la “parte offesa”, avrebbe automaticamente estinto la condanna, cerca il suo posto nel mondo. Oliva ci narra, ormai adulta, la sua storia a ritroso, da quando ragazzina si affaccia alla vita fino al momento in cui, con una decisione che suscita scandalo e stupore, rifiuta la classica “paciata” e dice no alla violenza e al sopruso. Una storia di crescita e di emancipazione dove Oliva, proprio come Franca Viola, decide di essere protagonista delle proprie scelte, circondata da una famiglia che impara con lei e grazie a lei a superare ricatti, stereotipi e convenzioni. Con la scrittura limpida, poetica, teatralissima e immaginifica di Viola Ardone, Oliva Denaro diventa così la storia di tutte le donne che ancora oggi pensano e temono di non aver scelta, costrette da una legge arcaica e indecente ad accettare un aguzzino e un violentatore tra le mura di casa. Una storia di ieri e di oggi, che parla di libertà, civiltà e riscatto.

Biglietti disponibili su Ticketone e presso la Biglietteria del Teatro Sociale di Mantova (orari: martedì 10:00-13:00, giovedì 16:00-19:00, sabato 10:00-13:00)
Abbonamento per l’intera stagione di prosa disponibile a prezzo vantaggioso

 

23 Gennaio 2025, ore 21:00
PERFETTI SCONOSCIUTI
uno spettacolo di Paolo Genovese
con (in ordine alfabetico): Dino Abbrescia, Alice Bertini, Marco Bonini, Paolo Calabresi, Massimo De Lorenzo, Lorenza Indovina, Valeria Solarino
scene Luigi Ferrigno
costumi Grazia Materia
luci Fabrizio Lucci
produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo
in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana e Lotus Production

Paolo Genovese firma la sua prima regia teatrale portando in scena l’adattamento di “Perfetti sconosciuti”.
Una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento. Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata ed una segreta. Un tempo quella segreta era ben protetta nell’archivio della nostra memoria, oggi nelle nostre sim. Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare?
Eva e Rocco, sposati da anni, ma in crisi, decidono di organizzare una cena a casa loro, invitando alcuni loro amici di vecchia data: Cosimo e Bianca, novelli sposi che desiderano fortemente avere un figlio; Lele e Carlotta, anche loro in forte crisi matrimoniale, sposati da dieci anni e con due figli; Peppe che aveva promesso di presentare agli amici la sua nuova compagna Lucilla, la quale tuttavia non ha potuto prendere parte alla cena. Eva decide di proporre un “esperimento sociale”: mettere i propri cellulari sul tavolo e far sapere a tutti il contenuto di ogni messaggio o telefonata ricevuti nell’arco della serata. Nonostante un’iniziale riluttanza, alla fine tutti decidono di partecipare. Quello che doveva essere un semplice gioco si trasforma ben presto in un paradossale tour de force di equivoci e segreti inconfessabili che vengono alla luce, scatenando il caos all’interno della casa. Fino a scoprire di essere “perfetti sconosciuti”. Oppure no?

Biglietti disponibili su Ticketone e presso la Biglietteria del Teatro Sociale di Mantova (orari: martedì 10:00-13:00, giovedì 16:00-19:00, sabato 10:00-13:00)
Abbonamento per l’intera stagione di prosa disponibile a prezzo vantaggioso

 

11 Febbraio 2025, ore 21:00
L’ANATRA ALL’ARANCIA
di William Douglas-Home e Marc-Gilbert Sauvajon
con EMILIO SOLFRIZZI, CARLOTTA NATOLI
Ruben Rigillo, Beatrice Schiaffino
e con Antonella Piccolo
regia Claudio Greg Gregori
scene Fabiana Di Marco
costumi Alessandra Benaduce
disegno luci Massimo Gresia
produzione Compagnia Moliere
in coproduzione conTeatro Stabile di Verona

"L'Anatra all'Arancia" è un classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti. Ogni mossa dei protagonisti, però, ne rivela el emozioni, el mete anudo apoco apoco eli cinismo lascia li passo ai timori, all'acredine, ala rivalità, ala gelosia; ni una parola all'Amore, poiché èdi questo che si parla. "L'Anatra all'Arancia" èuna commedia che ti afferra immediatamente e ti trascina nel suo vortice di battute sagaci, solo apparentemente casuali, perché tuto èarchitettato come una partita ascacchi. La trasformazione dei personaggi avviene morbida, grazie a una regia che al modella con cromatismi e movimenti talvolta sinuosi, talvolta repentini, ma sempre nel rispetto di un racconto sofisticato in cui le meschinità dell'animo umano ci servano asorridere, ma anche asuggerirci li modo di sbarazzarsene.

Biglietti disponibili su Ticketone e presso la Biglietteria del Teatro Sociale di Mantova (orari: martedì 10:00-13:00, giovedì 16:00-19:00, sabato 10:00-13:00)
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28 Febbraio 2025, ore 21:00
IL CASO JECKYLL
tratto da Robert Louis Stevenson
adattamento Carla Cavallucci e Sergio Rubini
con SERGIO RUBINI, DANIELE RUSSO
e con Geno Diana, Roberto Salemi, Angelo Zampieri, lesais Santalucia
regia Sergio Rubini
scene Gregorio Botta
scenografia Lucia Imperato
costumi Chiara Aversano
disegno luci Salvatore Palladino
progetto sonoro Alessio Foglia
Produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini, Marche Teatro, Teatro Stabile di Bolzano

Henry Jekyll è uno stimato e blasonato studioso della mente vissuto tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, proprio nello stesso periodo in cui nasce e si sviluppa la psicanalisi. Dopo un’affannosa e solitaria ricerca sui disturbi psichici dei propri pazienti, il grande luminare è approdato all’individuazione delle cause della malattia mentale: all’origine di quei disturbi vi è il conflitto tra l’Io e la sua parte oscura, la sua Ombra, quella battezzata in quegli anni con il nome di Inconscio. Egli decide così di sperimentare su se stesso le sue teorie tirando fuori dalla caverna del conscio ciò che è a lui stesso nascosto, a cui dà il nome di Edward Hyde. Ciò che il dottore non mette in conto è che una volta liberato quel suo famigliare oscuro, questi, anziché soggiacere alle regole del dialogo impostate dalla sua parte razionale, inizia progressivamente a vivere di vita propria dando libero sfogo alle sue inclinazioni più malvagie e violente fino a prendere il sopravvento sull’intera vita dell’esimio scienziato. A cadere vittima di Edward Hyde, oltre a tutte le figure chiave della vita del medico, ignare di chi si nasconda dietro quell’essere spregiudicato, sarà Jekyll stesso, che al culmine degli orrori collezionati dal suo doppio malvagio, sarà messo di fronte all’amara scelta se continuare a tenere in vita Edward Hyde o “disinnescarlo” anche a costo di ucciderlo .

Biglietti disponibili su Ticketone e presso la Biglietteria del Teatro Sociale di Mantova (orari: martedì 10:00-13:00, giovedì 16:00-19:00, sabato 10:00-13:00)
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10 Marzo 2025, ore 21:00
BOSTON MARRIAGE
di David Mamet
traduzione Masolino D’Amico
con MARIA PAIATO, MARIANGELA GRANELLI, LUDOVICA D’AURIA
Regia Giorgio Sangati
scene Alberto Nonnato
luci Cesare Agoni
musiche Giovanni Frison
assistente alla regia Michele Tonicello
Produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro Biondo di Palermo
in accordo con Arcadia e Ricono Ltd
per gentile concessione di A3 Artist Agency

Stati Uniti, fine Ottocento, un salotto, due dame e una cameriera. Tutto farebbe pensare a una trama convenzionale, un incontro tra amiche un po’ affettate, ma alla forma non corrisponde la sostanza: nella conversazione dal vocabolario ricercato fioccano volgarità e veniamo a sapere che le due sono state un tempo una coppia molto affiatata. L’espressione «Boston Marriage», infatti, era in uso nel New England a cavallo tra il XIX e il XX secolo per alludere a una convivenza tra donne economicamente indipendenti da uomini. Dopo la separazione, Anna, la padrona di casa, ha trovato un uomo ricco che la mantiene e vorrebbe ora approfittare della protezione di lui per riprendere con sé Claire, appena arrivata in visita. Ma Claire non è lì per quello; è tornata per ben altri motivi e la riconquista si rivelerà molto più complicata del previsto, con colpi di scena rocamboleschi che coinvolgeranno anche la giovane cameriera, in un crescendo ritmico esilarante, quasi da farsa. Il continuo gioco di facciate diventa la chiave di questa messa in scena che cerca di amplificare la funzione di prestidigitazione dell’opera, che nasconde da un lato per rivelare dall’altro: un set di un film o di una serie dove la finzione sembra essere l’unico modo per dire la verità. Giorgio Sangati

Biglietti disponibili su Ticketone e presso la Biglietteria del Teatro Sociale di Mantova (orari: martedì 10:00-13:00, giovedì 16:00-19:00, sabato 10:00-13:00)
Abbonamento per l’intera stagione di prosa disponibile a prezzo vantaggioso

 

Policy Prezzi
- Platea Gold: € 35,00;
- Platea: € 30,00
- I, II, III ordine di palchi: € 27,00;
- Loggia: € 20,00
- Loggione: € 17,00;

- Abbonamento Platea Gold: € 210,00;
- Abbonamento Platea: € 180,00.

Informazioni su riduzioni presso la Biglietteria del Teatro Sociale e sul sito www.mantovateatro.it

 Biglietti in vendita
- online su Ticketone.it
- presso la biglietteria del Teatro Sociale di Mantova, piazza Cavallotti 14/a - 46100 Mantova:
Orari di apertura: martedì dalle 10 alle 13, giovedì dalle 16 alle 19, sabato dalle 10 alle 13
Telefono: 0376 1590869 (negli orari di apertura) - Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.