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Ha preso il via un piano straordinario di monitoraggio degli odori sul depuratore della cartiera di Cittadella ritenuto dai recenti studi del Politecnico il principale responsabile delle molestie olfattive lamentate dagli abitanti del quartiere negli anni scorsi. Il piano è il frutto di un accordo tra la Pro-Gest, proprietaria dello stabilimento, le istituzioni locali e lo stesso Politecnico che proseguirà per altri 18 mesi a fornire la consulenza anche per cercare le soluzioni necessarie per ridurre gli impatti negativi con la popolazione.


E' quanto è emerso dalla assemblea che sì è tenuta martedì 7 maggio a Cittadella nella sede del Parco del Mincio. L'incontro è stato organizzato dal Comune di Mantova per illustrare i risultati del monitoraggio con nasi elettronici nel 2023 che hanno analizzato le emissioni degli odori segnalate dai residenti. Ne hanno parlato l’assessore all’Ambiente del Comune di Mantova Andrea Murari e Laura Capelli del Laboratorio Olfattometrico “Natta” del Politecnico di Milano.
Murari ha sollineato che sono stati fatti importanti passi avanti. Ha evidenziato che lo studio del Politecnico con i nasi sul territorio è servito ed è stato un buon punto di partenza.

Si è trattato di uno strumento valido. come ha ammesso anche la cartiera. I nasi sono stati messi a Cittadella e a Colle Aperto. Le maggiori concentrazioni sono state riscontrate a Cittadella. Sono state analizzate le fonti. E' stato appurato che gli odori arrivano dalla cartiera e si è giunti ad individuare che il responsabile è il sistema di depurazione, in particolare la vasca 3000 di emergenza. La cartiera ha accettato risultati dello studio del Politecnico e di pagare gli altri studi successivi.


La ricercatrice Capelli ha spiegato il percorso fatto fino ad ora, finanziato dal Comune di Mantova, dalla posa dei nasi, fino alle analisi effettuate nel laboratorio olfattometrico del Politecnico, considerato all'avanguardia a livello nazionale.

“Ho lavorato tenacemente con un'equipe di esperti – ha osservato -. Il naso elettronico funziona come il naso umano. Intercetta i gas e li trasforma in impulsi elettrici che vengono trasmessi al cervello. Il naso elettronico analizza l'aria e riscontra gli odori di varia natura, fino ad individuare la sorgente. La fase più importante del monitoraggio è stata condotta nel 2023. Al termine è emersa in modo evidente le responsabilità dalla cartiera. Le fonti possibili potevano essere le fumane provenienti dai camini oppure il depuratore. A Cittadella è stato rilevato un valore degli odori del 15 per cento. Il 10 per cento è la soglia di tolleranza della molestia olfattiva. A Colle Aperto era 7 per cento”.


I nasi, ha continuato Capelli, sono stati riconosciuti come strumenti efficaci per rilevare gli odori. "Lo ha riconosciuto anche la cartiera - ha detto - e nella fattispecie, le emissioni più puzzolente arrivano dal depuratore che è un impianto complesso formato da diverse vasche e da altre parti come il desolforatore. Gli sfiati di maggiore impatto provengono della vasca di emergenza 3000, dove si sono registrate perdite di gas e un'emissione molto odorifera. Ora con la cartiera si è creato un clima di dialogo e di collaborazione che ha portato alla sottoscrizione di un accordo in cui la cartiera si fa carico dei finanziamenti per eseguire i nuovi studi e trovare le soluzioni contro le puzze”.