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Palazzo Te e l’area del parco di circa 80 mila metri quadrati sono patrimonio Unesco. La storia del luogo e la straordinaria stratificazione di tracce storiche e culturali ivi sedimentate a partire dalle diverse fasi dal periodo dei Gonzaga, a quelli austriaco, napoleonico, risorgimentale, post-unitario, novecentesco fino ai giorni nostri, sono state al centro dell’attenzione del progetto.

Il Parco in numeri conta: 16 isole verdi, 4 giardini tematici (graminacee, ortensie, aromatiche e perenni), 49 telecamere di sicurezza connesse con la centrale di controllo della Polizia Locale, 140 corpi illuminanti, 6 fontane da 5 giochi d’acqua ciascuna, 40 porta biciclette, 30 cestini, 96 panchine lungo il perimetro del parco, 213 sedie Luxembourg, 2 aree cani, 4 fontanelle.

Sono stati piantati: 274 nuovi alberi (Carpinus betulus, Quercus ilex, Platanus x acerifolia, Quercus robur pyramidalis x bimundorum, Celtis Australis), 1.400 m di siepi (6 specie), 620 m² di arbusti (40 specie), 955 m² di roseti (5 specie), 48.000 m² di prato che contribuiranno significativamente al miglioramento dell’ambiente urbano, mitigando l’isola di calore, favorendo la biodiversità, la permeabilità del suolo e riequilibrando il rapporto tra ombra ed esposizione al sole.
L’originale genius loci di Palazzo Te, del tutto scomparso che ora torna ad essere protagonista è l’acqua. Una sequenza di getti d’acqua attraversa il Parco in senso trasversale, evocando la presenza dell’acqua attorno all’antica Isola del Te, ma anche procurando quell’effetto di meraviglia che il giardino tardo-rinascimentale affidava ai giochi d’acqua. Anche questo elemento diventa uno spazio con cui interagire, giocare e rinfrescarsi, sia per i più grandi che per i più piccoli, durante le calde estati mantovane.