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Il 22 luglio, il 5 e 19 agosto, torna per la sua quinta edizione “Festa di Piazze”, quest'anno solo tre appuntamenti, di martedì, in spazi “meno noti” della città rivissuti per una sera in una modalità, culturale, diversa e sorprendente.
Le piazze, da sempre, sono teatri a cielo aperto in cui tutto può accadere, sono anche dei musei, con una loro storia, o dei salotti.
Per questa ragione, e visto il successo degli anni precedenti, l'iniziativa, ideata in tempi di pandemia con difficoltà ad incontrarsi in spazi chiusi, organizzata dall’associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, grazie al contributo e al supporto del Comune di Mantova e della Fondazione Comunità Mantovana, nei mesi estivi torna a proporre una fruizione nuova e diversa di alcune piazze, del centro storico della città, da conoscere e vivere in modo inusuale dai cittadini e dai turisti, luoghi “non topici ma tutti da scoprire”.

Un ciclo di eventi diffuso e partecipato, in zone diverse della città, in piazze che verranno valorizzate e vissute in una chiave diversa anche grazie al contributo di vari artisti.
Un evento ormai annuale e che ad ogni edizione propone luoghi diversi, che parte con un luogo imprescindibile per la manifestazione, piazza San Leonardo, il 22 luglio, prosegue a piazza San Giovanni il 5 agosto e si conclude il 19 agosto in via Tasso, una piazza “mancata” recentemente riqualificata.
In ogni spazio si susseguiranno eventi culturali di danza, teatro, musica e un talk show dedicato ai musei “minori” della città, appuntamenti agili, da strada, in moduli distinti, tutti a ingresso libero e gratuito al pubblico.

Inoltre, in tutte le serate sarà presente un chiosco con le birre artigianali “Mister Bevery” con Andrea e si alterneranno bancarelle con prodotti da forno dolci e salati, pizza, fiori, libri e piccoli oggetti per la casa.

“Una serie di 'Festa di piazza', come recita il titolo di una canzone di Edoardo Bennato, per l'estate mantovana alla ricerca di una città diversa e possibile, almeno per una sera – dice Italo Scaietta, presidente dell'associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani –. Una serie di occasioni in cui si potranno conoscere i risvolti storici di luoghi abitualmente sotto agli occhi dei cittadini ma mai colti nei rispettivi aspetti culturali e godervi di eventi proposti da formazioni e compagnie che rappresentano l'eccellenza della città e ne superano ampiamente i confini per notorietà”.

“È con piacere che saluto la quinta edizione di Festa di Piazza, appuntamento ormai atteso e amato dai cittadini – dice Mattia Palazzi, sindaco di Mantova –. Un bel programma che, tra piazze e vie del nostro centro, intreccia musica, spettacolo, riflessione e convivialità. Dai dialoghi sui musei meno noti alla danza contemporanea, dai concerti jazz alle parole che raccontano la città che cambia: ogni serata è un invito a vivere insieme i luoghi del nostro quotidiano in modo nuovo. Un grazie a tutte le realtà coinvolte, ai volontari e a chi crede in una cultura diffusa, accessibile e viva. Buona Festa di Piazze a tutte e tutti!”.

Il programma della quinta edizione è stato presentato giovedì 17 luglio, nella sala Consiliare del Palazzo Municipale di via Roma, dal vicesindaco di Mantova Giovanni Buvoli, da Silvia Bagnoli per l’Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, dal vicepresidente della Fondazione Comunità Mantovana Albino Portini e dai rappresentati delle Associazioni culturali che collaborano alla rassegna: Chiara Olivieri per COD Danza, Luca Bertazzi per Apogeo String Orchestra e Gianluca Pugnaloni direttore del Conservatorio di Musica “Campiani” di Mantova.

PROGRAMMA FESTA DI PIAZZE 2025

Martedì 22 luglio - piazza San Leonardo
Apre la serata Francesco Mironi all'oboe.
Talk show sul tema “Musei mantovani. Fare rete?” con il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, Italo Scaietta, presidente degli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani e atri ospiti.
Concerto del “Campiani Jazz Combo” composto da Angelica Alfieri e Zoe Passarini (voce), Raffaele Braghini e Damiano Balestrieri (chitarra) in programma arrangiamenti di famosi brani: Stolen moments (Oliver Nelson), Inutil paisagem Bb (Antonio Carlos Jobim), Boplicity (Miles Davis), Butterfly (Herbie Hancock), Samba em preludio (Vinicius de Moraes), Fall (Wayne Shorter) e Gentle piece (Kenny Wheeler).

Martedì 5 agosto - piazza San Giovanni
“The firebird” spettacolo di danza con musiche di Igor J. Stravinski, coreografie di Chiara Olivieri, interpreti di COD Danza.
“Gioventù bruciata” è l'etichetta che le vecchie generazioni utilizzano per sminuire le nuove generazioni, cercando in tal modo di giustificare le proprie esperienze. Tuttavia, le nuove generazioni non sono mai veramente "bruciate"; il loro fuoco è più che mai vivo sotto brace. Un uccello in gabbia non canta per amore, ma canta per rabbia. Qual è la gabbia allora delle nuove generazioni? Ha realmente delle pareti, e se le ha, si potranno mai abbattere? Gli adolescenti sono immersi nelle emozioni più sconvolgenti e ambivalenti, ma quella più invadente, quella più ostile, a cui spesso stringono la mano è la rabbia. Essa pulsa impetuosamente in loro o peggio ancora, verso tutto ciò gli che permetta di sfogarsi. Allo stesso tempo dentro di loro la forza creatrice, spesso piena di dubbi, proietta il loro presente nel futuro e li chiama coraggiosamente a illuminare il mondo. Il conflitto tra queste due forze crea inevitabilmente un vuoto che chiede di essere riempito di nuova armonia ed equilibrio, con qualcosa di semplicemente diverso. L’uccello di fuoco è proprio questo ponte, puro e cristallino, tra creazione e distruzione. Liberarlo dalla propria prigionia significa trasformare un fuoco interiore che brucia in una fiamma che riscalda e illumina.
Concerto del trio dell'Apogeo String Orchestra composto da Luca Bertazzi e Carlo Cantini (violino) e Fiorenzo Delegà (basso elettrico). In programma brani, con l'ausilio dell'elettronica di Stefano Gueresi, Carlo Cantini, Hans Florian Zimmer e Max Richter tra gli altri.
Verrà realizzato anche un cd musicale, con la stessa formazione, contenente i brani della serata, oltre ad altri del repertorio dell'Apogeo String Orchestra.

Martedì 19 agosto - via Tasso
“Percorsi di-Versi. Visioni nella città che cambia” con Valeria Perdonò e Federica Restani a cura di ARS Creazione e Spettacolo. Reading poetico tra Pessoa, Calvino e voci del presente.
Le piazze sono il cuore pulsante delle nostre città. Luoghi di passaggio e di raduno, di solitudini nascoste e di incontri possibili. Ma cosa accade quando tutto intorno a noi cambia? Quando anche i luoghi che conoscevamo smettono di parlarci?
Questo reading poetico e narrativo attraversa le piazze e le città dell’oggi, interrogando il nostro modo di abitarle. A partire dal “Marinaio” di Fernando Pessoa, passando per le città sognate da Italo Calvino, fino a frammenti poetici di autori e autrici contemporanei, lo spettacolo intreccia parole, visioni e domande sul senso della collettività, sul bisogno di sentirsi parte, sull’urgenza di costruire spazi condivisi anche nel pieno del cambiamento. Un invito a fermarsi, ad ascoltare, a riconoscere la voce dell’altro nella folla. Un momento di poesia viva, nel cuore vivo della città.
Concerto "Un sassofono blu” con Max Marmiroli (sax tenore) e Follon Brown (chitarra Fender Stratocaster). In programma libere interpretazioni di grandi temi e canzoni del passato. Atmosfere blues e jazz di grande fascino e suggestione.

 

LE PIAZZE 2025

Piazza San Leonardo
Piazza San Leonardo, nella medievale contrada del Corno, prende il nome dall'antichissima chiesa di San Leonardo Abate, tra le prime erette a Mantova (VI secolo). Delle epoche più remote della chiesa purtroppo poco rimane, avendo il manufatto subito diversi rifacimenti nel corso dei secoli, fino all'attuale forma neoclassica dovuta alla ricostruzione del 1793, su progetto dell'architetto Giovanni Battista Marconi. Conservano impronte dello stile romanico e del tardo gotico il campanile e la Cappella Cavriani, con un interessante affresco del primo Cinquecento, il “Redentore e Profeti”. Il tessuto sociale della contrada del Corno, denominata così perché si protende a forma di corno nel Lago di Mezzo, era fondamentalmente umile, come ci testimonia la toponomastica sopravvissuta: Vicolo Pagliaio, Bindolo, Agucchie, Pietà, Ospitale, ma, accanto agli edifici architettonicamente modesti, non mancano rilevanti edifici storici, dall’ex Ospedale maggiore della metà del Quattrocento al settecentesco Palazzo Cavriani. Dirimpetto alla chiesa, s’innalza l’ex convento delle monache cappuccine: dopo un periodo di importante sviluppo - tanto che la sua estensione arrivò fino all’attuale area dell’Istituto Mons. Mazzali - il convento, decaduto e ammalorato, fu trasformato in ospedale militare, come ricorda la lapide all’ingresso “sanando militi”, per volontà dell’imperatore Giuseppe II, dopo le soppressioni degli ordini monastici. Qui si trovava anche il cimitero dei soldati, poi trasferito nella zona di San Nicolò, sul lago Inferiore. Per i Mantovani, il grande edificio, che va fino al tratto delle mura verso il Lago di Mezzo, ha però un curioso suggestivo nome, di cui non è tuttora chiara l’origine: Palazzo del Mago. La denominazione “Cappuccine” è conservata solo per il teatro, ricavato nella cappella barocca dell’ex monastero, verso Piazza San Leonardo.

Piazza San Giovanni
La grande piazza, di forma vagamente triangolare, è una delle più antiche di Mantova: vi confluiscono varie strade e stradine che in parte si orientano verso il lago, in parte si dirigono al vecchio quartiere di San Leonardo e in parte conducono al centro della città.
Il suo nome deriva da un antico monastero di monache benedettine, dedicato a San Giovanni Evangelista, che sorgeva nella zona fin dall’XI secolo. Nel XV secolo il complesso passò alla denominazione di San Giovanni "delle Carrette", con probabile riferimento alla sua collocazione vicino a strade come Via Portazzolo e Via Porto, dove risultava facile ricevere per via d’acqua le merci che poi su carretti, venivano trasferite in città passando vicino alla piazza.
Il monastero, che si era andato via via ingrandendo e occupando un ampio spazio della zona, subì varie e complicate vicende fino a quando, nel 1797, fu soppresso e le monache si trasferirono presso il convento dei celestini di San Cristoforo.
Dopo aver mantenuto per circa un secolo il nome di Piazza di San Giovanni delle carrette, attualmente piazza San Giovanni si profila come un ampio spazio che si allarga verso l’adiacente piazza d’Arco e continua a mostrare un aspetto, per quanto ricco di abitazioni, spazioso e aperto, conservando le sue caratteristiche di luogo capace di restare al contempo antico, un po’ appartato ma fondamentale per l’accesso in più direzioni al cuore della città.

Via Torquato Tasso
Lo spazio recentemente riqualificato dal Comune di Mantova in questa strada che va da via Nazario Sauro a via Ripa si allarga in un luogo dove si concentrano tre scuole cittadine due superiori e una elementare. Si verifica dunque una felice convergenza di socialità, che evoca l’impegno, lo studio, la cultura, e che si adatta perfettamente al famoso poeta che dà il nome alla strada e che fu per qualche tempo a Mantova presso la corte dei Gonzaga.
Lo slargo, in area pedonale, finalmente privo di barriere architettoniche e modernamente attrezzato, diventa dunque uno spazio con tutte le caratteristiche delle antiche piazze, create fondamentalmente con la funzione di aggregare i cittadini, agevolare gli scambi e il confronto, promuovere le attività culturali e sociali. Questo tratto di strada, dunque, diventato piazza, rappresenta un’interessante novità, un esempio di trasformazione urbana in funzione delle esigenze specifiche di un nucleo cittadino, in questo caso una numerosa comunità scolastica: un importante segnale di trasformazione urbana che non altera, anzi migliora, l’antico assetto diario della città.
Informazioni:

Info: Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani
tel. + 39 340 6501380
www.comune.mantova.gov.it
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